Il Conte, il Puma e il finanziamento privato
Ipotesi 1: Conte è il migliore degli allenatori possibili e per ingaggiarlo si è dovuto ricorrere al sostegno dello sponsor privato (Puma).
Ipotesi 2: Conte è un bidone come allenatore e come immagine ma dato che c’era lo sponsor privato (sempre Puma) che pagava lo abbiamo preso.
Ipotesi 3: a noi di Conte non ce ne frega niente.
Però lo spunto che ci offre il suo ingaggio miliardario in compartecipazione ci aiuta a ragionare su una questione che riguarda anche la nostra politica.
I tifosi a favore della fine del finanziamento pubblico ai partiti hanno spinto affinché venisse determinato un nuovo modello di approvvigionamento finanziario e altra strada non c’era se non quella del finanziamento “privato”.
Alcune chiavi di lettura ce le offre l’allenatore miliardario quando precisa, con zelo maniacale, che nessuno mai potrà influenzare le sue scelte.

Un qualsiasi sportivo dovrebbe chiedersi: ma perché sottolinearlo? Non è forse implicito, nella sua missione, convocare e far giocare i calciatori migliori nel miglior modo possibile?

Ma a noi di Conte non ce ne frega niente e trasportiamo questo interrogativo, peraltro legittimo, nel campo della politica e della gestione del progetto  elaborato nell’interesse collettivo sulla base ideologica o programmatica dell’appartenenza a un’idea (mi si perdoni la sintesi provocatoria).
Immaginare un segretario di partito che debba rimarcare la propria indipendenza rispetto “all’ufficiale pagatore” è già di per sé un fatto inquietante, ma in uno scenario che stimola sospetti (ideologie e interesse collettivo sono morti da quel dì) e che fa emergere ripetute contraddizioni, diventa assai arduo districarsi dal dubbio feroce che ci attanaglia quando si presente il salvatore della patria designato.
Non era meglio dargli un lecito obolo ed entrare nei processi politici?
Eh…lo so, per entrare in quei processi bisogna stare a tavola e aver diritto a una fetta di torta, mentre in Italia bisogna restare tifosi, dell’Italia, di Conte e, perché no, dello sponsor.

Step
20/08/2014

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