Manifesto programmatico (2007)

ConseQuenze è
una grande comunità che nasce da un’idea condivisa
E’ un movimento d’opinione ma non per formare un’opinione. Scaturisce dal bisogno urgente e improrogabile di milioni di donne e uomini

L’esigenza di vivere in un’Italia “normale” e accessibile a tutti è avvertita da ogni cittadino responsabile e sensibile, e non ci servono maghi della comunicazione, propagandisti o profeti da promessa elettorale

Tra noi non ci sono “primedonne”
Siamo in tanti e solidali. Siamo pacificamente orientati verso traguardi comuni per dare un segno tangibile di maturità collettiva e di coscienza civile

Non abbiamo colori politici

Apparteniamo solo alla libera espressione e alla cultura indipendente. Non proponiamo modelli assistenzialistici e non chiediamo denaro pubblico

Accettiamo la “società del mercato” e pretendiamo di esserne parte attiva e protagonista

In Italia esiste un emerso minoritario e privilegiato che governa e omologa la cultura e l’offerta artistica.

Un emerso verticale, spietato e arrogante.

Sotto a questa cupola sopravvive un immerso orizzontale e immensamente maggioritario. È composto da Cittadini che non hanno spazio né voce. È un universo ricco di idee, energia e capacità, ma è debole perché frammentato e spesso rassegnato rispetto alle condizioni imposte.

In giro si avverte inerzia ma anche indignazione. Come se a questo Popolo avessero rubato il sogno e la passione. Come se lo avessero privato di quel legittimo spazio di ambizione che conduce alla crescita individuale e collettiva.

Ma ancora non è morto e in questo tempo, così disordinato, sente finalmente il bisogno di rinascere.

È imponente la sensazione che si percepisce e trasmette emozioni seducenti.

In questo tempo è possibile rendere straordinarie le nostre vite e la nostra storia personale.

Creare una grande comunità nazionale e internazionale di Cittadini consapevoli e informati, maturi e determinati alla trasformazione dei meccanismi che soffocano l’espressione artistica e culturale.

Rendere gli artisti responsabili delle opere che creano e propongono in un quadro di ricerca e di qualità basato non solo sulla individuale passione, ma sull’autentica richiesta della popolazione, e contestualizzato rispetto alla società in cui viviamo e al periodo storico che stiamo attraversando.

Tale responsabilità deriva dal senso stesso dell’attività di ogni artista e deve approdare allo spirito di connessione, integrazione, interpretazione e solidarietà nei confronti della società tutta. Le opere di ogni disciplina e di ogni caratteristica saranno realizzate al servizio del pubblico. Anche i Cittadini devono rivestire un ruolo fondamentale in questa grande comunità.
Saranno anch’essi protagonisti dell’offerta culturale non in quanto fruitori e basta, ma anche nella qualità di propositori di idee e occasioni di aggregazione nel segno dell’arte.

Il protagonismo così acquisito costituirà più che mai elemento di uguaglianza e di libertà, laddove la cultura non potrà più essere gestita in modo totalitario ed esclusivo, ma verrà alimentata attraverso l’intervento partecipato del pubblico stesso.

Si passerà dal ruolo di utente, cliente e spettatore passivo a quello di Cittadino presente e attivo nelle scelte culturali. Senza distinzioni di sorta.

I giovani potranno partecipare a questo grande movimento aggiungendo idee ed energie e su loro si poggia gran parte del sogno che ci spinge a portare a termine questo progetto: restituire spessore, dignità e sostanza al mondo dell’arte, della comunicazione culturale e dello spettacolo e riportando l’Italia a un ruolo principe quale quello che ha saputo rivestire grazie proprio alla produzione di grandi capolavori.

Questa grande aggregazione ci permetterà di creare un vero mercato e consentirà a tutti coloro che lavorano con l’espressione di avvalersi in modo rapido ed efficace di una rete già pronta di collaboratori e di pubblico. Le capacità di realizzazione, promozione e diffusione verranno immediatamente moltiplicate grazie al collegamento continuo con altri artisti e con molte professionalità che si trovano all’interno della comunità. In tempi brevi sarà possibile avere accesso a teatri, sale per mostre, cinema e luoghi di presentazione delle opere. Il circuito in tal modo organizzato permetterà molte forme di sinergia e cooperazione tra artisti anche provenienti da diverse discipline, per far sì che ad esempio l’uscita di un film sia anche l’occasione per presentare un romanzo o per vendere le opere di altri artisti.

Saranno opere e occasioni accessibili a tutti, sia dal punto di vista intellettuale che da quello più strettamente economico. La cultura deve costare poco soprattutto in tempi di grave congiuntura.

L’unico elemento discriminante potrà essere quello espresso dall’apprezzamento del pubblico e l’elemento di valutazione non verrà indotto da una spinta promozionale ma avrà come unico criterio quello della qualità.

In tutto questo crediamo e ci impegniamo a riunire tutti gli artisti che vogliono operare in un ambito simile e a garantire loro gli spazi necessari per le loro diverse espressioni.

In tutto questo crediamo e ci impegniamo a coinvolgere e a lavorare a stretto contatto col pubblico nella certezza di riceverne ulteriori stimoli in un clima di amicizia e collaborazione.

In tutto questo crediamo e ci impegniamo con tutte le nostre forze a inserire i presupposti che a noi competono per rendere questo nostro grande Paese un luogo “normale” in cui sviluppare in armonia il progetto esistenziale di ciascuno di noi.

Manifesto culturale e programmatico
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