Manifesto – Conseguenze.org

Manifesto

Creature dentro gabbie da esse stesse create Belve da circo Sono forse animali?
Ne sono immagine, diabolica e alterata, per l’applauso del pubblico Docile e ammaestrato
Dello stesso calvario muore ogni creatura, scaraventata nell’antro del consenso, delle danze angosciose, dei simboli infernali
Spinti alle giostre, si partecipa inermi in un gorgo infernale
Divertimento senza gioia, creatività priva di fantasia, distrazione ossessiva che non trova mai quiete
Schiacciati dal regime dentro la sua cultura, annaspiamo in angosce camuffate da festa
Ci rincorriamo, ci scambiamo gli inganni
Non ci riconosciamo Proiezioni scomparse sotto onde di sabbia
Nell’arena volgare di schiavi e faccendieri si rimbalza di impulsi, ingoiati da schermi
La società narcisa ci vuole più violenti
Siamo del sì e del no, esseri non pensanti, passivi concorrenti, smarriti complici di chi ci opprimerà
Si attende il padrone a capo chino per sfamarlo con un sorriso che non ha più luce
Popolo frantumato in una notte bianca, ammassato alle sagre del cinema, intontito nell’evento teatrale
Spettri accalcati in vagoni che portano all’oblio Deportati su pedane di olive al prosecco In fila per diventare servi di chi ci ruba il pranzo
La cultura di stato che ci vuole clienti, che ci vende al peggior offerente per la sua propaganda, che conduce alla morte
Fino al giorno del fuori ordinario, del bel sovrapporre, alterando le forme e i linguaggi, disegnare armonie non più allineate, inzuppar di colori le argille, musicare con gli occhi, incontrare persone non più sui ginocchi
E volare tranquilli
Siamo donne e uomini, siamo vivi Con le ali sprezzanti Per le anime fiere A sorreggere un mondo che sogniamo pulito Di un respiro che vogliamo infinito
Luminosi e incessanti Incendiamo le pagine al servizio del re Con la gioia pungente di chi sfida ridendo l’ingiustizia di corte senza usare il dissenso
Siamo vivi e più vivi Di una vita da riconquistare Di un reale che va reinventato Di un domani che va riabbracciato
Non ne siamo rappresentazione
Noi ne siamo il respiro