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II 7 ottobre al Cinema delle Province di Roma, si è tenuto il Forum No Logo del Cinema Non Dipendente. Associazioni, autori e piccoli produttori si sono uniti alla ricerca di soluzioni e idee per la preoccupante crisi del cinema italiano, tax credit su tutto. Un mercato ormai bloccato dove le produzioni indipendenti vanno incontro a una fine inesorabile.

UNO SFASAMENTO che certo non aiuta un settore diviso, che ha atteso per mesi la riforma dei contributi, pur da tutti ritenuta necessaria per evitare sprechi. Ma che in questa forma è ritenuta da più parti deleteria soprattutto per il cinema cosiddetto indipendente, quello meno ricco.

Mi sarei aspettato una risposta più articolata e consistente da parte di Nicola Zingaretti. La replica è banalmente quella di un burocrate. Un’argomentazione politicamente deludente e intellettualmente molto misera. Gli “ammanchi” a cui egli fa riferimento, equivalgono a poche migliaia di euro di bollette arretrate ed è un argomento gretto e privo di senso.

Wim Wenders diceva che “il Filmstudio era uno di quei posti mitici dove capivi che tutta la storia del cinema era li o era passata da lì”. L’atmosfera che si respirava in quegli anni, i capolavori che nessuno voleva perdere in quelle magiche serate del filmclub trasteverino si possono rivivere nel weekend del 10 e 11 dicembre al Teatro Tordinona nel centro di Roma...