locandina-roseRose is a Rose è il primo segmento della Trilogia della Disobbedienza di Ivana Sajko, giovane autrice teatrale, nata a Zagabria a metà degli anni 70, già riconosciuta e tradotta in tutta Europa per le sue opere teatrali e da poco nominata Cavaliere dell’Ordine delle Arti e della Letteratura in Francia, una delle voci più significative della scena balcanica.
Una scrittura, quella di Ivana Sajko, fortemente poetica che parte da crepe e riflessioni della propria realtà personale e storica per poi trascendere l’individuo e toccare l’universale.
I personaggi spariscono mentre la parola diviene polifonia di voci. Voci che ricordano amori passati, voci che riflettono sulla guerra, sulla religione, sulla politica, sull’arte, sul futuro e su di un’idea diversa di umanità. L’ironia che attraversa la sua scrittura diviene motore di riflessioni sempre più acute che tagliano come lame affilate. Una lingua poetica, musicale che contiene in sé dolci melodie così come suoni di propaganda.
La sua voce, la voce dei suoi ricordi, delle sue proteste, delle sue speranze riempie l’agorà e si trasforma in Coro.


Teatro Lo Spazio
Via Locri, 42/44
DAL 20 AL 23 OTTOBRE E IL 25 OTTOBRE 2015
Ore: 20:45 e dom. ore: 17

Golden Show – Tinaos
in collaborazione con
Residenza Idra – Valli del Natisone/Through Landscape
Consequenze – Associazione Culturale

presentano

immagine850Rose is a rose
is a rose is a rose

Partitura

di Ivana Sajko
traduzione Elisa Copetti

con Sabrina Jorio
Regia Tommaso Tuzzoli

Spazio/Installazione Pier Paolo Bisleri
Suono Paolo Cillerai
Luci Angelo Ugazzi
Animazione e grafica Marco Lucisano/Barbara La Torraca
Elementi scenici realizzati da Davide Di Donato e da Laboratori Fondazione Teatro “G.Verdi” – Trieste
Foto di scena e video Teresa Terranova
Ufficio Stampa Carla Fabi – carla@fabighinfanti.it


ivana1Breve sinossi:
Un incontro tra un uomo ed una donna una notte in discoteca. Il loro ritorno a casa attraverso la città in una notte di guerra. Un autobus che brucia con passeggeri ignari, la loro fuga dal pericolo. L’arrivo a casa di lui. L’amore tra i due e un risveglio che ha il sapore dell’abbandono.
Note di regia:
Un vortice di parole che danza su di un motivo d’amore. Un vortice di parole che frammenta il ricordo per ricostruirlo solo alla fine lentamente. Un vortice di parole che dà vita ad un testo confessione ad un testo affermazione della propria esistenza. Rose is a rose is a rose is a rose di Ivana Sajko, giovane autrice croata, è un testo che abbiamo voluto tradurre e presentare per la prima volta in Italia, affascinati da una scrittura densa fatta di luce e buio, di corpo e anima, di violenza e ironia.
Una scrittura veloce che toglie il respiro e togliendolo ne chiede un altro più profondo, più consapevole, frasi che come orli taglienti lasciano cicatrici sui corpi, nella mente, nelle emozioni.

Una storia d’amore che prende vita sulle macerie di una guerra inattesa.
Una notte d’amore che si trasforma in un miracolo inaspettato, in una fuga dal dolore, in un incastro tra corpi, in una mattina dove la luce apre le porte all’abbandono. Una storia che chiede di essere ricucita pian piano.
Il ricordo di chi narra è fatto di piccoli indizi, di ripetizioni ossessive. Il ricordo diviene l’ostacolo.
Il ricordo vuol essere cullato, vuol riaffiorare un po’ alla volta e l’unico modo per ricostruirlo è la scrittura. Il personaggio/autrice narra i fatti ed esorcizza gli avvenimenti attraverso l’atto della scrittura tramutando la parola in una partitura a più voci.
Sogno ad occhi aperti, allucinazioni fatte di voci che affollano una memoria e che chiedono di essere ascoltate. Una rosa è una rosa ma le sue spine possono ferire.
Tommaso Tuzzoli


sajko6Trilogia della Disobbedienza
di Ivana Sajko
Tuffarsi tra le parole di giovani drammaturghi balcanici ed immergersi nei loro sogni, nelle loro paure e nelle loro visioni della realtà lascia sulla pelle un sentimento indecifrabile di impotenza per l’amaro passato. Il necessario e consapevole desiderio di ricordare, per guardare ad una nuova Europa fondata sulla cultura ancor prima che su interessi economici, ci ha spinto a tradurre e a presentare in Italia i loro testi. Ecco alcuni degli autori: Lada Kaštelan, Jasmin Duraković, Almir Imširević, Ivor Martinić e Ivana Sajko.
I testi tutti tradotti da Elisa Copetti sono stati finora materia di studio in diversi laboratori teatrali.
Tra questi momenti di formazione ricordiamo quello tenutosi presso l’Università degli studi di Salerno dal titolo Balkan Express – viaggio nella drammaturgia dei Balcani /Riflessi di guerra negli occhi delle donne e quello all’interno del Festival Ouverture di Caserta.
(Per informazioni sul progetto Balkan Express – destinazione Sarajevo di seguito il link: http://tinaos.com/index.php/che-cosa-facciamo/eventi/35-balkan-express-destinazione-sarajevo)

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