Manifesto 28 aprile

Ci troviamo di fronte a una frattura nella storia della civiltà umana. La pandemia e la crisi economica che ne deriverà rischiano di produrre una profonda disgregazione sociale aumentando il disagio e le diseguaglianze. Fenomeni degenerativi, a vario livello già presenti nelle nostre comunità, potranno subire una forte accelerazione.
La padella, la brace e le storie tese

La padella, la brace e le storie tese Beppe Grillo ha pronunciato una frase molto infelice riferita alle persone con autismo. Grillo è un personaggio estremamente negativo perché da anni esercita un’influenza velenosa e corrosiva sulla società. È una figura pericolosa perché lo fa dall’alto della sua fama, dall’alto della sua forte solidità economica, dall’alto del suo potere mediatico. Beppe Grillo è la classica mamma degli scemi e quando quella madre rovinosa partorisce in modo copioso il danno sociale che produce è molto elevato. Le sue parole sull’autismo hanno giustamente suscitato sdegno da più parti. Sul Fatto di oggi c’è l’intervento di Elio, quello della terra dei cachi (cit.) che ha un figlio con autismo e rimprovera Grillo dicendogli testualmente che quelle parole lo hanno fatto “proprio incazzare”. Poi però gli dice che basta chiedere scusa e se l’interlocutore è intelligente tutto va a posto. Che i genitori dell’autismo sono molto intelligenti. Poi cita Massimo Fini il quale ha scritto in difesa di Grillo che si dovrebbero risentire anche i ciechi e i sordi. Elio aggiunge che però se uno ha problemi di udito va dall’otorino, se uno ha problemi di vista va dall’oculista. Ehm…non so se una persona cieca o sorda possano avere grandi benefici da questi specialisti. Per lo meno non è così nella maggioranza dei casi. Temo che questa frase potrebbe scatenare altre polemiche. Poi Elio ci comunica che in fondo bastano quelle scuse dal sovrano dei grillini per chiudere la faccenda. Anzi, va oltre: chiede l’aiuto di Beppe Grillo per far applicare la legge! “La prego Signor Grillo, mobiliti le SUE forze per far applicare le leggi in gema di autismo”. In 40 righe siamo passati dall’incazzatura alla supplica con un intermezzo di un’altra cretinata di Massimo Fini con annessi commenti fuori luogo. Questo episodio testimonia il deficit culturale che frena i processi di inclusione e integrazione. È importante invece spendere ogni forza su questi processi perché certe parole non abbiano peso. Che un serpente velenoso come Beppe Grillo le dica o no deve diventare marginale perché una società matura e armoniosa si metterebbe a ridere senza sprecare energie a incazzarsi e senza dover supplicare il suo aiuto. E dopo quelle frasi lo neutralizzerebbe ignorandolo. Per sempre. Non sarà mai una legge a innalzare la cultura o far crescere il livello di civiltà. Lo ripeto da sempre e continuerò a farlo. Non saranno le incazzature e nemmeno l’esasperazione dei toni. Serve un lavoro di conoscenza, di informazione, di avvicinamento per creare consapevolezza e far maturare sentimenti costruttivi e sviluppare una coscienza sociale fatta di solidarietà e collaborazione. Le mamme degli scemi diffondono rabbia, disperazione e ignoranza. Abbiamo bisogno di impegno, di armonia e cultura. Stefano Pierpaoli
Costernati, scandalizzati praticamente ipocriti

Costernati, scandalizzati praticamente ipocriti Le recenti polemiche scoppiate sul caso di Maddalena Crippa che ha allontanato i traduttori LIS durante il suo spettacolo al teatro Argentina di Roma, evidenziano ancora una volta che uno strumento di accessibilità privo di un progetto culturale può diventare un boomerang per chi lo propone e dannoso per chi ne fruisce.La profonda costernazione e il disappunto più totale espressi dalla direzione del Teatro sono sentimenti sorprendenti se considerati nel contesto di una programmazione ben definita e di un lavoro perfettamente concordato tra tutti ma è chiaro a tutti che questa capacità organizzativa è mancata del tutto.Anche l’intervento del vice sindaco nonché assessore alla cultura Luca Bergamo risulta miseramente retorico e demagogico perché recita a memoria una poesia che poco ha a che fare con il processo inclusivo che deve scaturire dall’esperienza culturale. Processo tra l’altro smentito dall’approssimazione dell’iniziativa del Teatro di Roma.
CINEMANCHÌO E LA FESTA DEL CINEMA DI ROMA

Cinemanchìo e la Festa del Cinema di Roma Le proiezioni accessibili per le persone con disabilità sensoriale e cognitiva Da diversi anni la Fondazione Cinema per Roma è impegnata per consentire a spettatori con disabilità sensoriali la fruizione delle proiezioni della Festa del Cinema di Roma. A partire da questa edizione verranno offerte anche proiezioni con adattamento ambientale per le persone con disabilità cognitiva, in particolare nello spettro autistico. L’accessibilità alla Festa del Cinema di Roma è realizzata dal nostro partner Cinemanchìo, progetto di accessibilità culturale, sviluppato in rete grazie alla sinergia tra le Associazioni Consequenze, Torino + Cultura Accessibile Onlus, Blindsight Project Onlus e Red.
Cinemanchìo alla Mostra del Cinema di Venezia

.74 Mostra Internazionale del Cinema di VeneziaMartedì 5 settembre 2017h. 11:30c/o Sala Tropicana dell’Italian Pavillon all’Hotel Excelsior di Venezia Lido Presentazione del Progetto Cinemanchìo, per la resa accessibile dei prodotti culturali per le persone con disabilità sensoriale e cognitiva Sarà presentato martedì 5 settembre alle ore 11:30, presso la Sala Tropicana dell’Italian Pavillon all’Hotel Excelsior, nell’ambito della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Cinemanchìo
Un passo avanti insieme

Si avvicina, per questa stagione, l’ultimo appuntamento con le proiezioni Friendly Autism Screening.È stata un’esperienza importante perché siamo riusciti a realizzarle ogni sette giorni, dando continuità a un percorso che merita di essere sviluppato in maniera sistemica.Dopo essere riuscito a introdurre in Italia, nel 2014, questo particolare adattamento di ambiente che permette anche ai bambini nello spettro autistico di partecipare senza problemi alla visione di un film, era importante trasmettere un segnale più incisivo sulla strada dell’inclusione.