Democrazia in pericolo

La democrazia si spegne mentre nessuno guarda.
Quando ti volti dall’altra parte

La parola “democrazia” continua a essere pronunciata, ma sempre più svuotata di significato. In Italia come nel mondo, le istituzioni si reggono ancora in piedi ma scricchiolano sotto il peso dell’apatia, della delegittimazione, della disinformazione. Non siamo ancora nel baratro, ma siamo molto oltre l’allarme.

Negli Stati Uniti, abbiamo visto l’impensabile: assalti al Congresso, giudici politicizzati, ex presidenti sotto accusa che restano candidati. Ma non è solo una storia americana. Anche da noi, in Europa – e in Italia – le democrazie si stanno logorando, pezzo dopo pezzo.

Il problema non è (solo) chi grida più forte, ma quanti smettono di ascoltare, partecipare, votare, controllare.

E in Italia?
Lentamente, quasi senza accorgercene, abbiamo iniziato a perdere pezzi: meno fiducia, meno partecipazione, meno diritti reali. Non è ancora una crisi aperta, ma una frana silenziosa. Il Parlamento conta sempre meno. I cittadini si sentono sempre più spettatori. E la nostra cultura civica sta evaporando.

Cosa trovi in questa pagina?

Analisi, approfondimenti, grafici riassuntivi e comparativi, visioni d’insieme.

Un percorso chiaro per chi vuole capire e decidere da che parte stare:

• L’Indice di Fragilità Democratica (IFDI): come sta davvero la nostra democrazia, con dati e confronti europei
• Confronti tra Paesi: dalla Francia alla Germania, fino all’Ungheria e agli USA – per vedere se siamo ancora in tempo
• Scenari per l’Italia al 2035: cosa può accadere se non cambiamo rotta (e cosa accade se invece lo facciamo)
• Strategie di resilienza: 5 aree chiave su cui costruire una democrazia più forte e viva