Mafia e cultura

Il 21 marzo sarà la Giornata nazionale in ricordo delle vittime di mafia.
Le celebrazioni sono sempre un pericolo per la retorica che si portano dietro, ma il rischio più grande è che le mafie acquistino in questo tempo un potere smisurato.
Chi ha pagato il prezzo più alto sono i caduti nella guerra contro la mafia, così come sono le loro famiglie. Ma è sempre bene ricordare che le vittime della presenza mafiosa, e dell’influenza che essa può esercitare, siamo tutti noi.

Sindemia e barbarie

Ci dicono dello straordinario lavoro da parte dei ricercatori che in pochi mesi hanno creato un vaccino che ci salverà dalla pandemia.
È un vaccino che funziona al 95%. Ma c’è chi dice al 60%. Però in certe condizioni potrebbe non funzionare. Potremmo stabilire una media del 75%. Soprattutto per le persone più anziane. No, per la fascia fino ai 55 anni. Entro pochi mesi raggiungeremo l’immunità di gregge. Tuttavia potrebbe volerci molto di più.

Spiegami il freddo

Stamattina ero sul balcone. Non mi ero coperto bene e la temperatura rigida si faceva sentire. Sono rimasto lo stesso perché ho sentito il bisogno di ascoltare il freddo che avvertivo.
Apparentemente c’era una spiegazione semplice. È inverno, erano le 7,00 e c’è aria da nord. Tutto così scontato che ragionarci sopra poteva far parte delle mie solite follie.

Il Grande Dittatore

Nel DNA del popolo italiano non è mai esistito uno spirito realmente unitario, ma al tempo stesso siamo stati capaci di sviluppare anticorpi poderosi che ci permettessero di inventare percorsi comuni. È successo soprattutto nelle fasi di crisi profonda, nel dopoguerra in particolare, e ha prodotto effetti rilevanti e fortunati.
Potevamo godere tuttavia di riferimenti politici di valore. Donne e uomini con il senso dello Stato. Figure istituzionali che si occupavano dell’interesse generale.

Dalle donne alla luna

Gli anni ’80 sancirono il fallimento del femminismo. Il movimento non aveva elaborato né proposto un’alternativa culturale e alla fine fece il gioco del sistema.
Il capitalismo moribondo si servì della donna in quanto manodopera a basso costo (dopo mezzo secolo ancora parliamo di disparità di salari) e strumento di veicolazione per i modelli totalitari e frastornanti. Non l’unico strumento ma probabilmente il più esibito.

Il fomento e l’estasi

Quanto costa il tuo sì? Il tuo va bene è pronto?
Ti vendo un vaccino perché sarà la nuova libertà. Ti rivelo la salvezza e il segreto della tua genialità.
Gioisci fin da ora perché sto accendendo la luce della speranza e cancello la paura e le tasse.
Non leggere la storia e pensa solo al Natale. Il futuro lo costruisco in dieci minuti…